venerdì 30 dicembre 2022

La dimensione del sogno e il multiverso

 Sono da sempre abbonato ai sogni di vite parallele.

Sogni vividi, limpidi, che restano impressi nella memoria.

Spesso le persone di questa esistenza sono presenti anche lì: donne che ho frequentato in gioventù, parenti (vivi e defunti), moglie, amici e conoscenti.

Sembra quasi che le anime siano intrecciate , sebbene in situazioni differenti, anche nella dimensione del sogno.

Rimpianti?

Desideri incompiuti?

Parole non dette o situazioni irrisolte in passato?

Non so proprio cosa pensare.

Certo la fisica quantistica stimola la mia speranza scientifica che non sia tutto qua: e se la dimensione del sogno fosse una porta verso altri universi dove ci incontriamo e viviamo in relazioni differenti?

Con magari aspetti differenti?

E se l'attrazione verso alcune persone piuttosto che altre fosse così forte da attraversare le dimensioni dello spazio, oltre che quella del tempo?

Secondo questa suggestiva ipotesi, che nulla a che vedere con la mia fede cristiana (che salda resta come unica certezza in questa esistenza), allora anche la morte potrebbe essere semplicemente una "porta" che separa la nostra scheda di memoria animica dal corpo, tornando alla matrice.

Noi saremmo quindi distribuiti nel multiverso, separati e quasi sempre incapaci di oltrepassare le dimensioni spazio temporali, eccetto che nel momento del sogno, dimensione del collegamento che ci permette di vivere frammenti delle nostre altre vite, lasciandoci ricordi così intensi da sembrare reali.

Quasi come se ci fosse stata data, attraverso i nostri sogni, la possibilità di essere consapevoli di essere, oltre che per scelta di fede, molto più che materia e pensiero.

Ilazioni?

Fantasie da cinquantenne, forse disilluso dalla piega materialista che questa società in  cui vive sta prendendo?

Speranze un giorno di poter ricordare ogni cosa dall'inizio alla fine come se si potesse accedere al banco di memoria centrale e acquisire una piena consapevolezza?

Domande queste senza risposta.

Ceto sarebbe più semplice se la nostra vita si svolgesse come nei fumetti della Marvel e noi si potesse avere i superpoteri...... 

"Vivemus, mea Lesbia, atque amemus......"

martedì 17 marzo 2020

diario di un sabato di primavera

Un sabato pomeriggio di un giorno di primavera come tanti.
Ore 14,00 circa.
Prendo la bici e raggiungo spedito la parrocchia vicino al canale.
Abito in via Bartolini quindi a catechismo si va lì; se abitassi 150 mt più a Sud, al di là del viale Trento, andrei a Boschetto con Marco, Cristian, Giovanni e Liviano, miei compagni di classe di seconda.
L'ora comincia alle 14,30 ma se mi sbrigo riesco ad entrare dentro una delle due squadre.
La partita inizia alle 14 in punto e sono in ritardo....
Davide, altro mio compagno di classe, abita lì attaccato e lui fa presto, assieme a Vincenzi e a Gianluca; loro tre sono molto affiatati ma mi hanno accettato dentro al gruppetto e non si sta male.
C'è un unico problema importante: io a pallone non so giocare.
Sono goffo, impacciato, non gioco nel Cesenatico come tutti gli altri perchè ho iniziato l'anno scorso  pallavolo, che mi piace un sacco ma che a parte due o tre ragazze che incontro agli allenamenti e che sono qui in parrocchia non pratica nessuno qui.....
Arrivo tre minuti in ritardo e niente, hanno già cominciato.
Davide e Vincenzi sono già dentro, scelti da Paolo e Fea: non conosco nessuno del gruppone di Ponente, solo qualche nome che associo ai volti dei più conosciuti e famosi.
In chiesa spesso don Agostino quando chiede delle cose sulla messa loro non rispondono mai o fanno delle battutine in dialetto, al che tutti ridono e lui sgancia schiaffi nel coppetto a ripetizione, però il gruppo è famoso tra le ragazzine che non vedono l'ora di farsi notare dai più bellocci e simpatici con qualche sguardo o risatina.
Io mi metto a sedere con Gianluca, altro escluso, sul muretto di cemento: facciamo due chiacchere guardando la partita e contando le squadre per vedere se sono pari.
Vicino a noi le ragazzine sono già tutte assiepate dietro al muretto; le più carine hanno già delle storie con alcuni tra quelli di Ponente, che sembrano più grandi di me di un paio d'anni e maestri di una vita che io invece ancora non riesco neanche a chiamare per nome....
I minuti passano sospesi nel tempo.
Le squadre sono dispari e dopo un goal subito il caposquadra di quelli in svantaggio guarda verso di noi: prenderanno lui che è bravo coi piedi ma lento e paffutello, o me che sono uno scarpone ma più veloce?
Il dilemma rimane senza risposta.
Luigi, l'educatore più grande, chiama tutti a raccolta con i soliti due urli.
Salutiamo tutti la Carla, che per noi è bella come una di quelle che si vedono in tv di sera; lei e Luigi intoneranno il canto di apertura in chiesa, lui con la chitarra e lei con la sua splendida voce.
Tutti si chiedono: ma quei due stanno insieme?
(Me lo chiedo ancora dopo 37anni.......)
Ci aspettano i primi 5 minuti in chiesa tutti insieme con don Ago.
Sono tranquillo: quando mi chiede le cose io rispondo bene; studiare mi viene facile e quando mi gratifica come esempio al posto di qualcuno di Ponente mi sento importante, lì davanti a tutti.
Il mio momento dura solo quattro o cinque secondi, ma basta ed avanza.
Nessuno si ricorderà della mia risposta esatta fra dieci minuti, entrando in classe, ma a me non importa: esisto e sto facendo bene quello che mi chiedono, come a casa.
Fuori splende il sole e fra un'ora si esce da catechismo.
C'è ancora tutto il pomeriggio a disposizione.
Ho 12 anni e tutta la vita davanti.

mercoledì 27 dicembre 2017

la salvaguardia della ragione

Credo sia passato un pò di tempo dall'ultima volta che ho scritto qualcosa qui sopra.
Del resto la mia vita direi si sia decisamente riempita negli ultimi 24 mesi, tra matrimonio, traslochi vari, università, laurea, gestione dell'arca di Noè familiare etc. etc. etc.....
Ma come diceva qualcuno, andiamo avanti verso un futuro luminoso, quindi in questi giorni (pochi) di relax rifletto su un caposaldo dell'umana persona: la dicotomia tra ignoranza e ragione.
Siamo circondati dall'ignoranza.
Ammettiamolo.
Sembra quasi una lotta senza quartiere, che mentre nel Medioevo aveva precisi connotati, adesso si è fatta sottile in alcuni aspetti.
Sì perchè l'ignoranza  ora può essere nascosta da un apparente benessere economico.
Ma non è detto che un benestante non rimanga un perfetto, splendido ignorante.
Il quale mostrerà comunque un perfetto e splendido egoismo, una perfetta incapacità di rispettare l'altrui persona e perfetti modi rozzi e volgari.
La ragione si interroga, invano.
La ragione tenta di fornire logiche spiegazioni, risposte educate e modi gentili, destinata all'apparenza a soccombere.
Ecco che la ragione tenterà quindi di vestire i panni dell'ignorante, destinata a perdere miseramente:
provando a scendere sul terreno dell'ignoranza con un ignorante questi ti batterà sempre con l'esperienza.......
Cosa rimane quindi all'uomo timorato che prova ancora di questi tempi a contribuire al miglioramento del mondo in cui vive, giacchè la ragione altro non può suggerire a testa e cuore non potendo negare se stessa?
Combattere con l'unica arma a disposizione: l'uso della ragione stessa, condita da fede, speranza e tanta, tanta, tanta, tanta carità.
Se è vero che è quasi impossibile cambiare un adulto, è altrettanto vero che possiamo ancora agire sui giovani.
Diamo una speranza alle generazioni future con salde regoli morali a partire dall'ambito familiare e sproniamo i nostri ragazzi a studiare e amare la cultura.
Togliamoli dalle nebbie virtuali di mondi affascinanti quanto vuoti e riportiamoli al dialogo ed alla relazione vera tra persone fisiche.
Lasciamo loro la possibilità di essere ascoltati e di cercare risposte, perchè di domande ce ne sono sempre.
Infine diamo loro la possibilità di stupirsi di fronte al mistero e non dare più tutto per scontato.
Vorrei portarmi dietro nell'anno nuovo questo modesto proposito, a partire dalla relazione con le mie nipoti.
Questo mondo s'ha da cambiare.
Prima ci proviamo, meglio è.
E così sia.

giovedì 20 luglio 2017

il momento dell'anima

Ci sono periodi per tutti che definire intensi è riduttivo
La sincronia con le quali speranze e sfiga si incrociano a volte
testimoniano a mio avviso senza dubbio alcuno l'impossibilità che la vita sia governata dal puro caso
Quando Tutto attorno a noi sembra caos è difficile, dopo una giornata o più giornate sfiancanti,
alzare lo sguardo sopra di noi e respirare a fondo
Invece
Il mare è sempre lì ad un passo
La campagna conserva ancora i suoi profumi serali
L'amore non ha lasciato la nostra casa
E poi c'è sempre la musica
Più l'età ci imbianca i capelli, più in fondo capisco
che la musica che abbiamo amato davvero vivendo
non ci lascia mai

forse scopriremo nuove canzoni
forse molto ancora rimane
Ma diciamocelo
le emozioni, i ricordi impressi a fuoco nella memoria e nel cuore legate alle nostre canzoni
quelle non solo rimangono sempre esattamente lì
ma si elevano, idealizzate
perfette
cristalli di luce nel nostro passato
che il tempo non può scalfire
Possono passare persino anni senza ascoltare uno dei tuoi pilastri musicali
Ma quando meno te lo aspetti
Sembra di aver lasciato solo da qualche giorno il 1978
il 1984
o il 1992.....
Ecco
mentre su Cannucceto calano le prime ombre della sera
Sono qui a dire, in modo forse banale ma non certo scontato
che nonostante il tempo che passa
quello che siamo nel profondo e quello che ci portiamo nel cuore
non sbiadisce nè si annacqua
è sempre li
e guarda caso sono sempre i gesti semplici
o una semplice nota
a ricordarcelo

sabato 15 ottobre 2016

il tramonto dell'occidente

La nostra vecchia Europa sta letteralmente cambiando tutti i suoi assetti,in parte a causa del clima,in parte a causa dell'andamento demografico spaventoso dell'Africa,opposto alla crescita zero dei nostri paesi eurozona
Entro 30 anni la Danimarca il Belgio,le coste della Germania e della Francia saranno il nuovo Mediterraneo.......
Basti pensare che americani e stranieri facoltosi comprano case e terreni in Norvegia e Svezia
Secondo voi la gente si rende conto del cambiamento epocale?
Risposta scontata ed ovvia
L'ultima volta che ondate migratorie di questa portata si sono succedute in serie è stato circa 1500 anni fa
Clima rigido e tramonto di un oramai appagato Impero Romano hanno fatto sì che ondate di tribù barbare saccheggiassero più volte l'Italia,stabilendosi poi in Germania,Spagna ed in Francia
Quelle tribù,.chiamate barbare ma che barbare poi non erano,non sono così dissimili dai popoli mediorientali ed est - europei che arrivano qui ora
Grande determinazione,voglia di sopravvivere,
senso  della famiglia - tribù,astuzia,scaltrezza
Questi sono gli attributi che avevano i Goti,gli Unni,iLongobardi nel IV - VI secolo D.C.
Arrivarono come conquistatori,rimasero come mercenari e militari
In due generazioni i romani originali erano estinti
Quello che sta per accadere qui,visto il rapporto nascite - decessi
Ma guarda un pò.....
Le stesse condizioni che troviamo ora,a parte aumento del caldo invece che del freddo
Gli appagati,quelli che hanno perduto il senso civico e l'attaccamento alla patria SIAMO NOI
Quelli che vogliono perdere le proprie radici Cristiane a favore del caos e di un libertinismo sfrenato SIAMO NOI
Quelli che non hanno più voglia di sporcarsi le mani aspettando solo il momento della pensione SIAMO NOI
Quelli che hanno perduto il senso della famiglia e della tradizione locale SIAMO NOI
Visto che sono sotto esame e mi sto studiando Genesi nei dettagli,faccio l'oracolo
A meno che noi non si sia in guerra con qualcuno nei prossimi 20 anni (ipotesi improbabile ma con sti guerrafondai da quattri soldi non si sa mai),il Mediterraneo diventerà il nuovo Mar Rosso
Le multinazionali costruiranno super catene di alberghi sulle coste e i siti archeologici saranno tutti a pagamento
I pochi italiani rimasti saranno o all'estero a fare fortuna o qui a lavorare come stagionali o impiegati se va bene,visto che la piccola borghesia muore del tutto adesso per le tasse
Sarà sempre più dura mantenere le nostre radici Cristiane e i martiri aumenteranno
Sono pessimista?
No,purtroppo
Realista semmai
Quale Italia lasciamo ai nostri nipoti?
Quale futuro consegnamo ai posteri?
Mi raccomando,continuate a guardare X-factor o Masterchef ......
Continuiamo a votare gli emissari delle multinazionali.......
Tanto ci salveranno gli Alieni.......
Meditate gente,meditate

sabato 17 settembre 2016

le sorprese non finiscono mai

A volte scopri tardi di avere una vocazione
Ti ci trovi dentro quasi per caso e ti rendi conto che forse hai trovato la luce dietro una lunga ricerca
E proprio mentre credi di essere parte di un ingranaggio ben oliato
succede qualcosa che ti impedisce di continuare a girare
E successo altre volte e con conseguenze ben più gravi
Ma le ferite fanno sempre male,
anche se con il giubbotto e le protezioni in caso di incidente il danno è minore
Tranquilli non ho avuto un altro incidente
Mi è bastato il primo
Ora non serve spiegare il come o il perchè
Chi deve sapere sa e sa anche che non tutti i mali vengono per nuocere
Dopo aver studiato il buon Giobbe, semmai ce ne fosse stato bisogno, è chiaro che le cose accadono
A volte belle,altre meno
E' sempre come reagiamo che conta
Orbene,per fortuna in questi casi passato lo scotto ed un pò di sana incazzatura
c'è sempre la possibilità di rimediare
Anche se i tempi si allungano un pò
La partita è solo rimandata
La vocazione non è perduta,va solo in un necessario stand by
Sistemo due cosine poi ne riparliamo
Per fortuna viviamo in Italia......
Amen